Dal 1995 mi sono occupato di “parassiti della mente” ed “ospiti alieni che risiedono nel nostro subcosciente”, di Velo di Maya, ovvero dell’irrealtà e dell’impermanenza della manifestazione in cui viviamo, in parallelo con gli studi di Occultismo, Magia, Esoterismo, Cabala e Filosofie Orientali. In realtà ho solo elaborato pensieri e considerazioni già esistenti , sia sotto forma di scritti (vedi “I parassiti della mente” di Colin Wilson, un romanzo che svela fin troppo bene le teorie da me successivamente descritte) sia sotto forma di teorie, filosofie e mistiche (vedi gli “Alleati” di C.Castaneda che si nutrono delle nostre paure o i Deva che si nutrono dei nostri atti DEV-ozionali). Ora il mio merito (se c’è un merito) è quello di avere sincretizzato e collegato tra di loro alcune informazioni riguardo sia il mondo come “costruzione” armonica attraverso vibrazioni costanti universali (vedi le teorie Cabalistiche e della Filosofia Taoista) sia l’esistenza di queste “creature” che si servono principalmente dei nostri sensi per soggiogarci, sia dei nostri vizi per nutrirsi delle nostre energie in modo subdolo e continuativo. Nel 1999 esce “Matrix” un film che ha concretizzato in versione cinematografica la maggior parte della teoretica di ciò che successivamente avrebbe preso il nome di “Karmanautica”, ovvero la gran mole di studi e ricerche da me compiute in un ventennio (assieme a due utenti presenti anche su Facebook che potranno confermare questo mio breve memoriale ). Nel 2004 ebbi uno scambio epistolare con il compianto Carlo Splendore, autore del libro “L’Onda di vita nell’Armonia del Cosmo”, in cui trovai conferma dell’esistenza, nella catena alimentare, di entità chiamate DEVA, che si nutrivano appunto dei nostri atti devozionali (ovviamente gli Asura, nella loro versione ahrimanica steineriana, si sarebbero nutriti dei nostri “scarti animici” o emozioni più grevi e meno nobili). Da queste considerazioni nasce la consapevolezza che il Karma stesso possa essere “pilotato” proprio per far scaturire dal nostro animo queste emozioni grevi, al fine di nutrire queste “entità” invisibili.
Durante gli anni, praticando Arti Marziali Tradizionali Giapponesi, compreso Ninjutsu, mi accorsi di come “L’imperturbabilità” e la gestione ottimale dell’energia (l’impeccabilità di cui parla anche C.Castaneda “Impeccabilità vuol dire uso ottimale dell’energia. Il guerriero non agisce più mettendo al centro delle questioni il suo ego, ma la sua energia. Irritazione, cattiveria, urla, minacce, sentirsi offesi, attaccare, temere gli altri, piangere, e chi più ne ha più ne metta: tutto questo ha come centro l’ego e come funzione quella di fortificarlo, di confermarlo; ma da un punto di vista energetico, tutto ciò e molto altro ancora è da rigettare senza se e senza ma. Tutti gli stati che privano di energia sono da aborrire: questa è la regola del guerriero”. ) nelle strategie Marziali, fosse importante per non cadere vittima delle emozioni (freno mortale durante l’esecuzione delle tecniche di autodifesa), e inserii questo concetto anche nella Karmanautica e facendolo diventare un pilastro teoretico nella gestione emozionale. Trovando quindi una SOLUZIONE APPLICABILE al problema di questi parassiti (presunti o reali il problema dei vizi umani e delle risposte emotive inadeguate rimane) imparando a gestire in maniera ottimale le nostre emozioni.
Ora c’è un gran parlare di lifesurfing o di mindfulness, e, grazie anche alle scoperte dell’ufologo Corrado Malanga, si è iniziato a parlare anche dell’esistenza di questi “alieni/demoni parassiti mentali” che risiederebbero nelle profondità del nostro inconscio e che io ho scoperto essere i “responsabili morali” dei nostri sette vizi capitali (si dovrebbe aprire un capitolo intero sui gironi infernali ma non è questa la sede), che farebbero presa su di noi grazie all’ego che agirebbe come “ponte” tra noi e “loro” (l’ego, come tutte le funzioni biologiche primarie ha sede nel Cervello Rettiliano, da qui l’equivoco…)
Ebbene vorrei attribuirmi la paternità di dette teorie, almeno in termini temporali, avendone tracciato le prime “linee guida” (comprese le strategie per uscire, almeno spiritualmente, dal Velo di Maya), ancor prima degli studi di Malanga o delle affermazioni (non sempre condivisibili di David Icke). ovviamente sono pronto a fornire tutte le prove che confermano e avvalorano le mie affermazioni. Lo faccio per onestà intellettuale ed anche per abbassare l’ego di tutti coloro che parlano di “Matrix” o di argomenti che conoscono solo per sentito dire.