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Il Velo di Maya, Solipsismo e filosofia

SECONDA PARTE

Che scenario si aprirebbe se la Meccanica Quantistica avesse ragione? Semplice… Si avrebbe la conferma che il Velo di Maya della dottrina Induista, sarebbe una ipotesi plausibile e probabile, e che l’uomo vivrebbe in una sorta di “sogno lucido”. Roberto Assagioli, fondatore della Psicosintesi, affermò: “Molte persone sono solite prendere la vita, le situazioni, le persone, con eccessiva serietà; esse tendono a prendere tutto in tragico. Per liberarsi dovrebbero coltivare un atteggiamento più sciolto, più sereno, più impersonale. Si tratta di apprendere a vedere dall’alto la commedia umana, senza troppo parteciparvi emotivamente; di considerare la vita del mondo come una rappresentazione teatrale in cui ognuno recita la propria parte. Questa va recitata nel migliore dei modi, ma senza identificarsi del tutto col personaggio che si impersona.”

Non dimentichiamo che nella Psicosintesi è l’uomo a ricoprire il ruolo centrale, e quindi anche come osservatore** e che è attraverso l’equilibrio che si arriva a conoscere se stessi, è infatti grazie al “Nosce te ipsum” o “Temet Nosce” (Conosci te stesso) che l’uomo entra in contatto con il “noumeno” e determina il feno-U-meno. Tramite la Karmanautica che può modificare la realtà attraverso la strategica gestione emozionale, così come nell’omonimo film con Keanu Reeves “Matrix” è la consapevolezza che la realtà è solo un insieme di algoritmi matematici ** *che rende “operativo” il protagonista Neo****.

Siamo quindi di fronte ad un “osservatore informato” ovvero ad un individuo che ri-conosce ciò che vede e che è preparato ad agire nell’osservato e non è solo uno spettatore inerte.
Il solipsista asserisce che non esiste una realtà senza che questa venga osservata, linee di pensiero analoghe al solipsismo si incontrano nelle filosofie orientali: il Taoismo e alcune interpretazioni del Buddhismo, sostengono che tracciare una linea di separazione fra il sé e l’Universo è arbitrario e senza senso.
Lieh Yü-k’ou, nel suo libro Lieh Tzu, ***** scrive: «Chi compie viaggi esteriori cerca la completezza nelle cose, chi si dà alla contemplazione interiore trova la sufficienza in sé stesso”, un accenno al fatto che ciò che si trova nella propria mente esiste anche al di fuori? Questa ipotesi troverebbe corrispondenza nel Kybalion in cui si troverebbe scritto “Come sopra, così anche sotto; come sotto, così anche sopra. Come dentro, così anche fuori; come fuori, così anche dentro. Come nel grande, così anche nel piccolo” confermando la teoria che «Tutto è mente e che l’Universo è mentale».
Secondo questo principio, il TUTTO, ovvero quella realtà esistenziale che sta alla base di ogni manifestazione esterna, generalmente definita col nome di «Fenomeno vitale», «materia», «energia»; insomma, tutto ciò che percepiamo coi sensi materiali, non è altro che SPIRITO INCONOSCIBILE che sebbene non definibile, può essere considerato come MENTE UNIVERSALE, VIVENTE ed INFINITA. Tutto l’universo quindi, non è che una creazione mentale del TUTTO, soggetto alle sue leggi. E sia globalmente che in ogni singola parte, questa creazione, di cui noi facciamo parte, esiste nella mente del TUTTO.
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**La Psicosintesi, è un metodo di autorealizzazione, teso alla pienezza delle sue quattro dimensioni: fisica, emotiva, mentale e spirituale.
***Il concetto più ampio che comprende la teoretica della Mistica Cabala ed il Taoismo lo potete trovare nel libro succitato “Il Velo di Maya” di A.Bergamini Ed. Youcanprint)
****L’Agente Smith potrebbe essere considerato come l’Ego, che confligge con Thomas Anderson, così come i vari Agenti agli ordini dell’Agente Smith potrebbero essere le passioni e gli istinti che sostengono l’Ego.
***** Testo taoista che era incluso nel catalogo della libreria imperiale con il nome di Trattato del Vuoto Perfetto (冲虚经) – Lieh-Tzu – Il Vero Libro della Sublime Virtù del Cavo e del Vuoto, Milano, TEA, 1988, ISBN 88-7819-026-8.

 

PRIMA PARTE: https://www.karmanautica.it/il-velo-di-maya-e-il-solipsismo/

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